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La Scuola di Teatro che vanta innumerevoli tentativi d'imitazione!

Le interviste

Lucilla Mininno

Cosa è successo il giorno dopo il diploma?
Ho lavorato e per fortuna non ho mai smesso. Non c’è un giorno dopo il diploma. C’è un percorso artistico che lì, tra le mura della scuola, si fonda e fuori matura.

Cosa fai ora?
Come attrice, lavoro soprattutto in teatro. Ho avuto la fortuna di lavorare negli anni con diversi registi e colleghi eccezionali fino al 2011, quando ho iniziato un percorso di compagnia stabile con Monica Guerritore. Con lei ho debuttato al Festival dei Due Mondi di Spoleto (edizione 2011), nel suo spettacolo “Mi chiedete di parlare“, su Oriana Fallaci, per poi continuare con “Qualcosa Rimane” e “Mariti e Mogli“, tutti spettacoli che hanno girato tra i più storici e bei teatri italiani ognuno per almeno due, tre stagioni. Sempre con lei sono attualmente impegnata, nei panni della Signora Yang, ne “L’anima buona di Sezuan“, spettacolo che omaggia la meravigliosa regia del 1981 di Giorgio Strehler e che ha debuttato nell’estate 2019, allo storico Festival Teatrale di Borgio Verezzi.

Già dagli anni della scuola ho intrapreso, inoltre, un percorso più graduale come autrice e regista, di teatro e di cinema. Negli anni ho portato in scena alcuni dei miei testi, ma ultimamente mi sono dedicata soprattutto a cortometraggi e serie, fino ad approdare alla mia opera prima di lungometraggio “Solo No“, con Anna Teresa Rossini, Francesco Zecca, Giovanni Boncoddo e la partecipazione straordinaria di Mariano Rigillo, film distribuito da Movieday (2019).

C’è qualcosa che ti porti dietro dei tempi in cui eri un’allieva?
Non ho mai smesso di studiare, di sperimentare, di cercare. Tutti gli insegnamenti, tutte le esperienze di quegli anni della scuola sono rimasti con me, dentro di me, nelle mie ossa e nel mio respiro, e mi guidano nel mio continuo e complesso processo creativo. Davanti ad ogni dubbio sempre risuonano nelle mie orecchie le parole di Alan, di Nicolaj, di Lilli, Valeria, Laura, di tutti quegli insegnanti che hanno lasciato un segno profondo in me. E di certo mi porto dietro, con immenso amore, una delle mie anime gemelle, di vita e di arte, che è Francesco Zecca, e quella cara, speciale, sorella che è Fabiana Iacozzilli.