
Gabriele Paupini
Cosa è successo il giorno dopo il diploma?
Cosa fai ora?
Ora lavoro tra la Francia e l’Italia. Dopo il diploma ho cominciato a interessarmi alla regia oltre che alla recitazione e nel 2019 sono approdato al Master Création Spectacle Vivant dell’Università Paul-Valéry Montpellier 3, al quale ho potuto accedere perché il diploma della Cometa mi è stato valutato dall’Università come equipollente a una laurea triennale. Una volta laureato, ho fondato un collettivo artistico a Montpellier che si chiama “Hors Zone”; in contemporanea collaboro con alcune compagnie indipendenti della regione Occitania come attore; continuo a lavorare e a interfacciarmi con Francesca Zerilli, Marianna Arbia e Benedetta Rustici, tutte ex allieve della Cometa, con le quali ho condiviso l’avventura di fondare e portare avanti per diversi anni la Compagnia “BiTquartett”: adesso ognuno ha preso la sua strada artistica ma resta un legame affettivo e una stima lavorativa molto forti; infine collaboro con Nat Calabrò, un giovane e intrepido produttore che ho conosciuto nel 2019 e che lavora nella zona di Firenze con la sua associazione “In Fabula”.
C’è qualcosa che ti porti dietro dei tempi in cui eri un allievo?
Gabriele Paupini si è diplomato come attore nel 2014 e ha conseguito la laurea specialistica al Master Création Spectacle Vivant nel 2021. Ha cominciato a muovere i primi passi nella regia teatrale dal 2015 sotto l’ala di Fabiana Iacozzilli e Lisa Ferlazzo Natoli. Ha tradotto e messo in scena in anteprima nazionale la pièce Yukonstyle della canadese Sarah Berthiaume; per il Festival Quartieri dell’Arte ha realizzato la regia dello spettacolo Narcissus, drammaturgia collettiva di G.M. Cervo, M.M. Bouchard e C. Good; ha realizzato l’adattamento e la regia dello spettacolo Holding the man, presentato in anteprima nazionale al Teatro della Limonaia di Firenze. È stato selezionato per la seconda fase dell’edizione 2021 della Biennale College Teatro – registi under 35.