Bendetta Rustici
Cosa è successo il giorno dopo il diploma?
Mandare le mail non è mai stato il mio forte. Così tra una mail e l’altra, perché comunque uno ci prova a entrare nel faticoso mondo dello spettacolo o no? Con alcuni compagni di scuola abbiamo fondato una Compagnia Teatrale, BiTquartett, che adesso non esiste più, ma mi ha dato modo di fare tante esperienze molto importanti.
Cosa fai ora?
Conclusa l’esperienza di BiTquartet dopo la produzione de “La visita della vecchia signora” di Friedrich Dürrenmatt regia di Francesca Zerilli e Gabriele Paupini o “Yukonstyle” di Sarah Berthiaume, traduzione e regia di Gabriele Paupini, mi sono avvicinata al cinema.
I primi passi davanti alla macchina da presa sono stati con Gianfranco Isernia, all’interno dell’Accademia, dove dopo un laboratorio di scrittura abbiamo realizzato un medio metraggio,“ Fuorisede”.
Nel 2017 ho girato Bar(n)out e Bia, una serie di cortometraggi per la regia di Valerio Nicolosi, per i quali ho ricevuto un premio come miglior attrice protagonista al Feel the Reel Festival di Glasgow e una Honorable Mention Lead Actress SFAAF at Oniros Film Hwards e al Move Me Production Short Film Festival in Cile. Contemporaneamente ho lavorato in un’opera rock originale, “Musica Ribelle-la forza dell’amore”, con una tourné nei teatri più belli d’Italia.
E’ stata una scoperta per me il musical e il piacere di farlo, e capire che la mia preparazione e le mie capacità mi permettevano di affrontare anche una forma d’arte così complessa. Così negli ultimi anni mi sono ritrovata a lavorare come performer di teatro fisico e teatrodanza. La vita ha più fantasia di noi!
Recito e insegno, ma mi occupo anche di organizzazione di festival culturali. Sono tornata in Toscana da qualche anno e collaboro con molte realtà del territorio, tra cui Anima Scenica Teatro e Lotus Teatrodanza.
E proprio con Lotus Teatrodanza che in questi giorni sono in scena a Roma con due produzioni “Sbranarsi” e “Pulsazioni”
C’è qualcosa che ti porti dietro dei tempi in cui eri un allievo?
C’è qualcosa che ti porti dietro dei tempi in cui eri un allievo?
I rituali pre spettacolo: il training fisico e vocale sicuramente, poi tutta una serie di azioni del trucco e parrucco forse un po’ assurde.