Andrea Dante Benazzo
Quanto è stato importante nella tua formazione il Corso Avanzato che hai frequentato al Centro Internazionale La Cometa?
Il Corso Avanzato del Centro Internazionale La Cometa è stato il mio primo, vero contatto con la formazione artistica. Un momento fondamentale. Ho avuto l’opportunità di far parte di una classe meravigliosa e affiatata, e di incontrare insegnanti d’eccezione. Prima fra tutti Fabiana Iacozzilli, che diresse la restituzione finale al pubblico del nostro percorso. Fabiana – e insieme a lei Lilli, Alberto, Maria e Brancy – sono stati i primi a mettermi di fronte al mio interesse per la dimensione autoriale, di cui non non avevo ancora coscienza all’epoca. Se oggi vivo il percorso creativo con consapevolezza, che ricopra il ruolo dell’interprete o del regista, e se oggi sento di avere un gusto e uno sguardo più definiti, è proprio grazie all’anno trascorso alla Cometa.
C’è un episodio in particolare che ricordi?
Un’immagine, una sensazione, più che un episodio.
Io sul tram numero 8, ascoltando “Blackstar” di David Bowie – era l’inizio del 2016 – tornando a casa verso le dieci di sera, sudato e sorridente grazie alla lezione appena conclusa.
Questa scena si ripeteva al termine di ogni giornata di studio, con declinazioni diverse a seconda dell’insegnante che avevo incontrato. Le gambe formicolanti dopo aver saltato sopra a un tavolo per ore con Alberto, i piedi pieni di vesciche dopo aver ballato con Brancy, un pensiero a Medvedenko dopo averne parlato con Lilli, l’emozione di essersi trovati di fronte alle parole di Sarah Kane grazie a Fabiana.
Cosa hai fatto dopo e a cosa stai lavorando ora?
Due anni dopo il Corso Avanzato sono riuscito a entrare all’Accademia Silvio d’Amico, dove mi sono diplomato come attore nel 2020. Nel 2018 ho mosso i miei primi passi come regista, con il progetto “Partschótt”, presentato sotto forma di studio nell’ambito del Festival dei 2Mondi di Spoleto 2019 e del Romaeuropa Festival 2020. Da un anno e mezzo lavoro al mio secondo progetto, “end-to-end”, in residenza al TiQ 2021 di Rocca di Mezzo. Recentemente ho curato la prima mise-en-éspace italiana di un estratto del testo “Et cetera, Et cetera” dell’autrice portoghese Mariana Ferreira, nell’ambito di Short Theatre 2021. Parallelamente, porto avanti la mia carriera da attore. È ancora tutto in divenire e, per fortuna, sento tutt’altro che concluso il mio percorso formativo.