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La Scuola di Teatro che vanta innumerevoli tentativi d'imitazione!

Le interviste

Marzia Ercolani

Cosa è successo il giorno dopo il diploma?
Il giorno dopo il diploma ero in preda ad eccitazione, spaesamento e malinconia. Una moltitudine di emozioni, sintesi di tre intensi anni accademici che mi hanno trasformata completamente. Anni indimenticabili. Anni in cui ho iniziato ad imparare quelle pratiche quotidiane di chi sceglie di essere, per citare Artaud, un atleta del cuore. Ho avuto insegnanti unici. Sapevo che da quel momento iniziava la durissima strada di questo mestiere tanto speciale, croce e delizia assieme. Superato il panico, chiamai Nicolai Karpov che era in Italia e su suo consiglio feci il provino per partecipare al seminario residenziale di tre settimane tenuto dall’autore e regista polacco J. Klezyk a San Miniato. Fui presa. Altra esperienza incredibile, assieme a 30 attori e attrici di tutto il mondo. Da allora non ho mai smesso di studiare.

Cosa fai ora?
Ora che faccio? Fino a metà febbraio ero in scena con l’ultimo spettacolo che ho scritto e diretto: MUNNE -‘O MUNNE DIFFERENTE, nel quale sono in scena assieme a Luigi Acunzo. Da anni creo progetti teatrali con la mia compagnia Atto Nomade Teatro. Continuo parallelamente a collaborare come attrice o come autrice con altre realtà. E poi scrivo: poesie, racconti, canzoni, drammaturgie, soggetti e sceneggiature. La pandemia ha fatto saltare tutte le date in programma e tutti i laboratori che conduco. In quarantena ho potuto dedicarmi molto alla scrittura, lavoro settimanalmente al mio blog Indisciplinata (un blog di genere tra il serio e il faceto), ad una sceneggiatura e ad un monologo. Da gennaio 2020 sono nel direttivo di Mujeres Nel Teatro, realtà dedicata alle professioniste delle arti performative fondata da Alessandra della Guardia, Sara Palma e dalla sottoscritta. Attualmente, in questo presente così complesso, con MnT siamo impegnate nella lotta ai diritti per il nostro settore assieme a tante altre reti, lotta che si declina su due fronti: l’emergenza (reddito di quarantena, sussidi per i piccoli e medi centri culturali, per le scuole di teatro, protocolli covid sostenibili etc) e una profonda riforma strutturale (riconoscimento giuridico di tutta la categoria di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo, trasparenza e accessibilità dei fondi pubblici e dei bandi, normative che riconoscano e tutelino la specificità dell’intermittenza, dell’atipicità del percorso dell’artista e delle maestranze, diminuzione delle giornate Naspi, sostegno e promozione dei circuiti indipendenti e molto molto altro).

C’è qualcosa che ti porti dietro dei tempi in cui eri un allievo?
Mi porto dietro ogni istante di quegli anni. Specialmente il lusso di sbagliare e la scoperta del coraggio. La pratica di rischiare, cadere e imparare a rimettermi in piedi. Spinta alla caduta e aiutata a rialzarmi dai meravigliosi maestri che ho avuto: Lilli, Valeria, Gianfranco, Roberta, Laura, Gabriella, Flavio, Nicolai, Alan, Irina, Shona, Pierpaolo… Mi porto dietro l’affetto smisurato per la grande strana famiglia che siamo stati. Mi porto l’esaltazione del sogno, le litigate con i compagni, il divertimento assoluto. Nicolai Karpov per sempre nel cuore. Mi porto dietro una promessa di fede. La chiave di una porta.

Attrice – autrice – regista
Ha collaborato in qualità di attrice con differenti realtà italiane e per molti anni è stata membro di Triangolo Scaleno Teatro, diretta da Roberta Nicolai.
Si occupa di formazione, conducendo stage intensivi rivolti sia a professionisti che a detenuti, disabili e pazienti psichiatrici.
Pubblica due raccolte di poesie: Diversamente Abile, ed. Jocker. Ore illegali, Ed. Alterego, e scrive diverse sceneggiature.
Nel 2011 fonda la compagnia Atto Nomade Teatro. Fonda e redige il blog di genere indisciplinata.it e assieme ad Alessandra della Guardia e Sara Palma fonda e dirige Mujeres nel Teatro realtà dedicata alle professioniste delle arti performative.