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La Scuola di Teatro che vanta innumerevoli tentativi d'imitazione!

Vita di classe

Il lavoro su Dna di Dennis Kelly

“Come ha origine il lavoro con un gruppo di attori?
Da cosa si parte?

In che modo convincerli che non esiste niente di più interessante del testo che stanno per affrontare?

Ogni insegnante-regista segue un proprio processo di analisi, spesso abbinato alla ricerca delle tematiche più o meno sottese all’opera; un percorso di studio che, successivamente, comincerà a condividere e sviluppare insieme al gruppo di attori fino a creare una partitura scenica originale necessaria a dar vita alle azioni dei personaggi e al loro vissuto.
Per fare in modo che l’analisi produca un’azione concreta e viva sulla scena c’è bisogno di trasferire negli attori un’idea del testo non convenzionale, una visione che permetta loro di farsi autori principali del racconto, pronti ad indagare e far fronte ad ogni singolo momento della storia fino a scoprirne la parte più recondita e segreta e poterla vivere come fosse la propria.
E’ così che gli attori iniziano a creare qualcosa, vivendo la storia da dentro la storia.
I personaggi prendono così forma grazie a quella visione senza la quale qualsiasi lavoro artistico apparirebbe arido e privo di senso.

Il giovane attore ha l’obbligo di credere in sé stesso come unico artefice di quell’idea, della storia, del teatro; deve provare con tutte le sue forze ad entrare in contatto con il tema centrale della pièce come se gli appartenesse.

Può sembrare assurdo ma alla fine la scelta è personale e la questione riguarda sempre la vita o la morte scenica. Una parte essenziale del lavoro è data dallo studio del testo in rapporto all’immaginario che gli attori devono costruire per dare avvio alla storia.
Il testo deve funzionare come un catalizzatore in grado di generare in loro una serie di reazioni utili a dar forma all’atto artistico insieme alla costruzione di un’immaginario che possa suggestionarli e far scaturire in loro un’idea scenica audace, originale anche sotto l’aspetto stilistico.
Alcuni esercizi d’improvvisazione come, per esempio, la costruzione di un quadro scenico – partendo da una frase del testo gli attori costruiscono un vero e proprio quadro per mezzo di una sequenza di azioni bloccate in una postura da parte di ognuno fino a creare una specie di altorilievo vivente – permettono agli attori di creare un’istantanea della scena (immagine sintesi creata in pochi istanti) senza l’utilizzo di battute, dando vita ad un puzzle di corpi costruito insieme al resto del gruppo.

Il testo DNA di Dennis Kelly è un racconto paradossale e dalla trama singolare e sconcertante.
La storia si svolge in un bosco in cui i giovani protagonisti (nel testo sono assenti gli adulti come pure il luogo città) si ritrovano ad affrontare, tra menzogne e segreti, un evento extra-ordinario che li cambierà.
Il bosco è il loro teatro. Anche in teatro si mente. Ma i segreti vanno svelati!”

[ Daniele Nuccetelli, docente di Recitazione ]