Francesco Zecca
Cosa è successo il giorno dopo il diploma?
Beh la notte stessa!
Il mio ultimo spettacolo diploma era “Il Medico per forza” di Moliere, con la regia di NikolaJ Karpov. Dopo l’ultima replica in teatro con festeggiamenti e smontaggio tra lacrime e risate abbiamo portato tutto il materiale a scuola… dove io la mattina successiva avrei cominciato le prove dell’Orlando Furioso per la regia di Roberta Nicolai. Ero rimasto da solo a sistemare gli ultimi scatoloni della scenografia. Erano le 3.21 del mattino (me lo ricordo perché era uno di quei periodi in cui ogni volta che guardavo l’ora c’era sempre o 07 o 21), mi ricordo di aver spento le luci della scuola per andare via e sono scoppiato in lacrime, non riuscivo a smettere ed ero felice …al buio della scuola piangevo e ridevo e cantavo una stupida canzone (che non vi dirò mai qual’è). A quel punto mi sono chiuso dentro e sono rimasto a dormire li…(scusate Lilli e Gianfranco) non volevo lasciare un attimo di quell’aria che avevo respirato per tutto quel tempo.
Era finita ma era già cominciato un altro tempo e poi ero troppo eccitato e volevo che fosse già domani… per cominciare le prove!,
Da allora ho avuto la fortuna di lavorare con tantissimi registi e attori che hanno attraversato quel meraviglioso posto che è il Centro Internazionale la Cometa l’unica Cometa che si lascia attraversare…
Cosa fai ora?
Faccio il regista! Oltre all’attore ovviamente.
Per anni dopo il diploma ho lavorato con registi che avevo incontrato nel mio percorso alla Cometa: Roberta Nicolai, Pierpaolo Sepe, Flavio Albanese. Ho fatto Romeo e Giulietta, unica regia italiana del grande Nikolai Karpov nel doppio ruolo di Romeo e Mercuzio (che volete di più?) Ho partecipato ad un po’ di fiction italiane, in particolare una come co-protagonista: “Il Commissario Nardone” Raiuno. Ho fatto un pò di cinema.
Alla Cometa ho incontrato due pezzi di “core e arte” :
Lucilla Mininno con la quale abbiamo fatto tantissimi spettacoli insieme ma anche corti, serie web, fino ad approdare -come attore protagonista della sua opera prima al cinema “solo No”.
E Fabiana Iacozzilli una delle più grandi registe teatrali italiane con cui ho fatto molti spettacoli tra cui la “trilogia dell’attesa “ premiato al Play festival 2013 (atir/piccolo teatro di milano/teatro d’Europa). Ma ho nel cuore Hamlet Cirtus in cui interpretavo Amleto
Come attore ho incontrato, tra i tanti registi, Emma Dante. Per me è stata una grande maestra e mi ha in qualche modo dato il coraggio di ascoltare in maniera più forte la mia passione per la regia.
Nel 2005 Incontro Lucrezia Lante della Rovere e da lì parte una grande collaborazione che continua ancora adesso. Abbiamo fatto insieme con la mia regia tanti spettacoli che sono andati in giro per tutta Italia. Quest’anno abbiamo debuttato con “l’Uomo dal fiore in bocca” da L. Pirandello, e sempre quest’anno, ho diretto la grandissima Marina Confalone in “ Blumunn “, spettacolo che ha debuttato quest’estate al Campania Teatro Festival.
Parallelamente continuo a portare avanti la mia passione per la pedagogia. Appena diplomato Valeria Benedetti Michelangeli mi ha dato la possibilità di essere il suo assistente, così come Nikolai Karpov a San Miniato, e da allora non c’era spettacolo che facessi in cui la compagnia non mi chiedesse di condurre un training prima di cominciare le prove o prima di andare in scena. D’altronde non si poteva fare altro con un formazione come quella ricevuta dal Centro Internazionale la Cometa con grandi maestri nazionali e internazionali , portata avanti con una straordinaria passione e amore per questo mestiere dalla grande direttrice Lilli Cecere con Gianfranco Isernia e Valeria Benedetti Michelangeli …..grazie e continuate a combattere sempre!
Da ormai più di dieci anni collaboro con una casa famiglia dove il teatro per i ragazzi è parte integrante di un elaborazione del tessuto emotivo e di relazione con il mondo.
C’è qualcosa che ti porti dietro dei tempi in cui eri un allievo?
Mi porto dietro i sogni i progetti i pensieri lunghi le risate le incazzature la voglia di cambiare il mondo la gioia i monologhi urlati sul motorino con Lucilla che mi mordeva la schiena … le risate senza sosta di Nicolaj Karpov quando provavamo lo spettacolo ma anche le sue lacrime di orgoglio e poi la cura…. la cura per questo mestiere la cura per il proprio pensiero e per quello degli altri, l’ascolto ….e vivere qui e ora!
Perché il teatro è qui e ora!