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La Scuola di Teatro che vanta innumerevoli tentativi d'imitazione!

Diplomati

Matteo Latino

Matteo è venuto a mancare il 30 aprile del 2015.
Matteo è stato un artista a tutto tondo: attore, drammaturgo, regista e soprattutto poeta, cosi come è stato definito dalla critica italiana. Poeta in senso lato. Poeta della parola, del disegno, della scrittura che arriva fino al cuore, immortalando al meglio un disagio del nostro tempo, quello dei trentenni di oggi che Matteo paragona a vitelli “a stabulazione fissa”. Vitelli fatti crescere nelle “fisse”, in celle separate e solitarie, foraggiati, nutriti, allevati per poi essere portati al macello. Un macello che non è solo morta fisica ma spaesamento, disorientamento nel ritrovarsi formati e pronti ad un mondo che non è fatto per i giovani. Un mondo che non li accoglie, non li sostiene, non permette loro di divenire indipendenti e realizzati.

Matteo con la sua stessa vita diviene un esempio di chi fermamente crede in qualcosa tanto da renderla possibile. Lascia all’improvviso gli studi, ormai quasi terminati, in Economia del Turismo presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli, perché sente che non c’è più tempo da perdere. Figlio di proprietari di un’azienda agrituristica, lascia un futuro certo per seguire il proprio sogno: il teatro.

Con la complicità di sua sorella Imma, comincia a studiare presso l’Accademia Internazionale La Cometa di Roma e qui inizia il suo intenso percorso teatrale che lo vedrà vincitore del Premio Scenario 2011 con Infactory, spettacolo ideato nelle stalle del suo amato agriturismo Monte Sacro e metafora di un paese per vecchi.

Matteo era un visionario, un sognatore che non temeva il mondo e scavalcare i suoi mille restringenti recinti non lo spaventava. Matteo sapeva sognare. E lo faceva in grande. Desiderava una sala teatrale nella stalla abbandonata del suo agriturismo.

Una inclemente malattia lo ha stroncato all’età di 35 anni, ma non ha fermato la sua corsa. Così autentica, vera e necessaria.

Il Teatro Stalla “Matteo Latino” è divenuto realtà e continua a crescere per distruggere altri mille restringenti recinti.